lunedì 7 maggio 2012

Softheart. ©

[Non è un racconto particolarmente inquietante, ma voglio comunque proporlo.]


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Non appena entrai nella stanza notai che mi fissò per un attimo, e io ricambiai lo sguardo con un sorriso.
Improvvisamente arrossì.
Iniziò a tremare sempre più forte, con gli occhi spalancati.
Strinse la mano dell'amica che era seduta vicino a lei.
Sudava freddo.
Si sentì il fiato corto.
Un brivido le percorse tutto il corpo,
provò un insieme di sensazioni che non aveva mai provato prima.



Poi perse i sensi.



"Infarto fulminante", disse con freddezza il cardiochirurgo.

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